Si inaugura giovedì 28 settembre alle ore 18 la terza edizione di DOPPIO SENSO, l’originale mostra organizzata da Elisabetta Olobardi, Antonella Pieraccini e Simonetta Zanuccoli nella libreria Libri Liberi (via San Gallo 25r, Firenze).
Non era semplice proseguire l’intensa esperienza di Doppio Senso che con Italo Calvino aveva regalato sorprese e divertimento, profondità e leggerezza.
Scegliere un libro, elaborarlo e contribuire con un tassello personale a comporre una nuova particolare opera. Così è stato proposto agli artisti di continuare la ricerca di contaminazione tra linguaggi “ragionando” con gli strumenti specifici della loro arte sull’opera di uno scrittore: L’infanzia del mago di Hermann Hesse. L’infanzia del mago è un breve testo di poco più di venti pagine, non molto conosciuto, scritto da Hermann Hesse nel 1923.
Non è soltanto un interessante frammento autobiografico che ci spiega la genesi profonda della sua opera ma anche, attraverso la memoria dell’infanzia, un bellissimo viaggio nella dimensione interiore di un bambino, di tutti i bambini, che gradualmente entra in relazione con il mondo. Tra le righe di questo racconto, un filo rosso di parole si dipana per guidare noi, adulti Teseo, dai luoghi ancora magici della fanciullezza, dove la capacità di immaginare dà vastità al possibile e significati fantastici sempre diversi a forme e cose, fino al mondo più limitato degli adulti che “si inchinano alla realtà della vita”. E anche Hesse si vede, man mano che cresce, gradualmente catturato da questo mondo dove: “molto è diventato angusto, ciò che una volta era largo, molto si è impoverito, ciò che una volta era prezioso”. Nel 1938, volendo farne dono a un amico mecenate, Hermann Hesse affidò a Peter Weiss, giovanissimo artista cecoslovacco, l’incarico di illustrare L’infanzia del mago. Erano i giorni nei quali le truppe tedesche invadevano Praga e il resto della Boemia e Weiss, spaventato dagli eventi che preparavano la Seconda Guerra Mondiale, trovò momentaneo rifugio mentale immergendosi, “assorto come un monaco in meditazione”, nel mondo “dove tutto era buono e bellissimo” narrato da Hesse. Il netto contrasto tra la luminosa magia dei sentimenti di un bambino e quel periodo così cupo, è stato per i partecipanti alla terza edizione di Doppio Senso un ulteriore o differente stimolo creativo per la loro opera.
Parteciperanno all’esposizione: Asatiani Baldanzi Bartolozzi Berti & Di Gregorio Calafati Cecconi Chiesa Civinini Contemori Di Francesco Felici Fossati Frangioni & Dolce Guerrini Hayward Lacchi Iacopozzi Latino Mangold Michelotti Noci Nutini Paoli Pellegrini Pieraccini Poli Pulcinelli Soncini Sparapani Vezzani Zanuccoli