DAL TESTO ALLA PAROLA – Trame soggettive tra Arte e Cura

Come l’Io diventa Io? E come è possibile intrecciare il concetto di Io con la tesi freudiana secondo cui l’Io non è padrone in casa propria? Il nome proprio, lo sguardo dell’altro, i desideri dei nostri genitori tracciano in noi un destino inconscio con cui dobbiamo, inevitabilmente, fare i conti. Così, sin da piccolissimi, l’altro costituisce uno spazio straniero dentro di noi.

Questo altro si configura sin da subito come qualcosa che ci turba. Ed ecco allora che incontriamo l’adolescente alle prese con un corpo nuovo che si trova improvvisamente a dover abitare e integrare, lontano sia dal corpo infantile conosciuto e oggetto di cure che da quell’identità ideale offerta dallo specchio 2.0, adolescente alieno prima di tutto a se stesso, quindi anche agli altri, ai genitori, come se abitassero mondi paralleli.

Cosa accade quando è impossibile accettare questo territorio interno straniero? L’altro considerato diverso da sè può diventare oggetto di violenza poiché è inaccettabile pensare che l’altro ci mostri ciò che più ci è sconosciuto e straniero di noi stessi.

Alcuni spunti tratti da libri di narrativa, ci condurranno nell’esplorazione di queste tematiche in tre incontri a Libri Liberi, in via San Gallo 25/R a Firenze.

8 maggio – ore 18,30
L’altro che nutre l’io.
Origini del processo di soggettivazione nell’infanzia
ILARIA INNOCENTI
psicoterapeuta Jonas Firenze, arteterapeuta

15 maggio – ore 18,30
Ri-conosciamoci.
Genitori e figli nel processo di soggettivazione in adolescenza
MARTINA PAIOLETTI
psicoterapeuta Jonas Firenze

22 maggio – ore 18,30
Saluti istituzionali di SARA FUNARO (Assessore al welfare e sanità del Comune di Firenze)
L’altro: lo sconosciuto che sono.
L’inclusione della mia estraneità come processo di soggettivazione
DENISE PANTUSO
psicoterapeuta Jonas Firenze

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